“Spaghetti Vespa Typography, a very Italian poster exhibition”, è il titolo di una mostra tenutasi all’interno dell’evento Budapest Design Week 2010 che riunisce 20 graphic designer italiani contemporanei ai quali è stato chiesto di raccontare il proprio paese, l’Italia, con un poster.
La nostra riflessione si è concentrata sul mondo del lavoro e sulle sue dinamiche controverse, dove spesso c’è uno scollamento tra l’aspetto della rappresentazione, la “fama”, e quello della sostenibilità, la “fame”. Partendo da questa dicotomia, ci siamo resi conto che la parola “fame” ha una duplice valenza linguistica, in italiano e in inglese.
Significa appunto “fame” e “fama”. Una parola, vera, scritta in Futura, ma fatta di pane. Consumata e vissuta, come indica il riferimento all’atto della scarpetta.
Ma anche una contraddizione, un’ambiguità.